Lettura domenicale nel Servizio del Tempio


 

Domenica 08 Giugno 2025

Lettera agli Studenti n 7

Il Battesimo d'Acqua e di Spirito

Il mese scorso avevamo cominciato a parlare dei sacramenti, e la mia intenzione era di scrivere una lezione sulla Comunione, ma l'argomento si è rivelato talmente vasto da comprendere quasi tutto, dalla Genesi all'Apocalisse, senza dimenticare alcuni aspetti fisiologici, come la chimica degli alimenti e del sangue, l'atmosfera, ecc. d'altra parte questo soggetto è assai legato alla seconda venuta del Cristo. Mi manca il tempo di trattarlo ora, poiché dovrò fornire materia per parecchie lezioni; ho perciò preferito di riproporlo più tardi[1] e di darvi, intanto, una lezione tratta dal nuovo libro "I Misteri Rosacrociani". È parzialmente estratta dal Capitolo n.5 intitolato "Il Mistero della Luce, del Colore e della Coscienza". La troverete, credo, molto interessante ed istruttiva.

Per quanto riguarda la lezione del mese scorso sul Battesimo[2] noterete che questo sacramento, lungi dall'essere un residuo del dogmatismo comunemente attribuito alla Chiesa, è il simbolo di una condizione che esisteva veramente nel passato, all'epoca in cui l'umanità formava un'autentica fratellanza. È significativo che prima della venuta del Cristo la Legge esigeva "occhio per occhio, dente per dente", e che il nostro Salvatore, prima di cominciare a predicare il Vangelo dell'amore verso i nostri nemici, è passato sotto le acque del Battesimo ove ha ricevuto lo Spirito Universale che soppianterà l'attuale egoismo.

Dopo questo Battesimo Egli traboccava d'amore e, di conseguenza, irradiava naturalmente questa qualità, in modo così spontaneo come un fornello pieno di carboni ardenti irradia il calore. Potremmo all'infinito predicare al fornello che esso ha il dovere di scaldare, ma se non lo riempiamo di combustibile, resterà freddo. Così pure possiamo predicare all'umanità che dovremmo vivere nella fratellanza e amarci l'un l'altro, ma se non ci mettiamo all'unisono con l'infinito, non possiamo amare di più il nostro prossimo, come il fornello spento non può riscaldare. Come disse S. Paolo: "Quand'anche parlassi tutte le lingue degli uomini e degli angeli, se non ho l'amore, sono un rame che risuona o un cembalo che tintinna".

Il Battesimo d'acqua si riferisce ad una condizione passata nella quale eravamo poco responsabili delle nostre azioni come lo è il bambino che riceve il battesimo, ma il Battesimo dello Spirito è, per la maggiore parte di noi, un'esperienza futura ed è a questo che noi aspiriamo. Rileggiamo con particolare attenzione, durante il mese prossimo, il capitolo 13 della 1.a Epistola ai Corinzi. Sforziamoci di praticare, nella vita quotidiana, almeno una delle virtù che, ci dice Paolo, ci conducono all'illuminazione, onde renderci presto in grado di vedere in faccia le bellezze dei Sacramenti, cose che forse ora noi percepiamo in maniera confusa, come attraverso un vetro opaco.

 



[1] "Spigolature di un Mistico" - Capitoli III, IV, XI

[2] "Spigolature di un Mistico" - Capitolo V

(Max Heindel)