Astrologia spirituale


Il segno del mese

  

         Quando il Sole si trova in Ariete, dal 21 marzo al 21 aprile, la natura si risveglia dal letargo invernale. Siamo nel momento in cui la nostra stella, incrociando l'equatore ed entrando nell'emisfero nord, irrompe con tutta la sua forza e scioglie e ghiacci dell'inverno. Comincia così la prima stagione, la primavera, soglia di un nuovo ciclo vitale.

         Una nuova linfa comincia a circolare nelle piante, mentre nel regno animale si fa strada una nuova energia che si manifesta soprattutto come impulso alla riproduzione. L’Ariete, perciò, rappresenta quella porzione del ciclo annuale che contiene tutta la forza latente dell’anno precedente e, con essa come punto di partenza, ridà una nuova nascita a tutta la Natura.  Il glifo stesso dell'Ariete, che vediamo riprodotto nella parte inferiore del dipinto, ricorda l'utero e le tube.

         Questo momento di inizio di un nuovo ciclo vitale segna anche l'inizio di un nuovo anno astrologico e poiché il Sole ricopre un ruolo di primo piano nel rifiorire della natura, lo si considera “esaltato” in questo Segno zodiacale. Analogamente alla forza che la natura esprime in questo momento dell'anno, i nati nel segno dell'Ariete sono dotati di dinamismo, energia, entusiasmo, iniziativa e voglia di agire.

         Il pittore ha rappresentato il primo Segno dello zodiaco come un montone che carica a testa bassa aprendosi una breccia in un muro. Questa significativa immagine mostra che i nati nel Segno dell'Ariete tendono ad aprirsi un varco nella vita spesso a “colpi di testa” ma, poiché agiscono sempre allo scoperto, senza sotterfugi, le loro azioni sono sempre facilmente individuabili. Gli antichi osservarono che le persone che nascono nei primi 30 giorni dopo il 21 marzo, giorno dell'equinozio di primavera, hanno alcune caratteristiche in comune: sono impulsive, irruente e tendono a primeggiare nel gruppo nel quale si trovano. Queste stesse caratteristiche si riscontrano nel capogruppo di un gregge di pecore, il montone, o ariete, per cui chiamarono i primi 30 giorni successivi all'equinozio di primavera: Ariete. Lo stesso procedimento fu applicato ai rimanenti 11 Segni. La Scienza Occulta ci svela la ragione nascosta di tutto ciò. Il Sole, visto dalla Terra, focalizza sul nostro pianeta le vibrazioni di una fascia invisibile di energia creatrice, che circonda tutto il nostro sistema solare: lo zodiaco, termine che deriva dal greco e che significa “cerchio di vita”. Questo cerchio, costituito dalle Gerarchie Creatrici che presero parte alla creazione di tutto ciò che esiste nel nostro sistema solare, è suddiviso in 12 settori, ognuno dei quali avente delle caratteristiche ben precise. Questi settori sono quelli che in astrologia vengono chiamati Segni zodiacali.

         Il reggente dell'Ariete è Marte, il mitico dio della guerra, che nel quadro dell'Ariete Johfra ha rappresentato come un guerriero che avanza correndo, urlando e tenendo alta nella mano destra una torcia accesa. Secondo la mitologia greca, Marte era figlio di Zeus e di Era. Egli provocava le discordie per poi prendere attivamente parte alle lotte tra le parti. Queste stesse caratteristiche si riscontrano nelle persone nate sotto questo Segno, perché sono spesso combattive, ribelli, bellicose e ardite. C'è anche da dire che sul pianeta Marte si evolve una particolare onda di vita, gli Spiriti Luciferici, che ebbero, ed hanno tutt'ora, una parte importantissima nell'evoluzione della razza umana. Essi, infatti, spinsero gli uomini a distaccarsi dal primigenio piano evolutivo, che prevedeva una totale sottomissione alle Gerarchie Superiori, facendo prendere nelle mani dell'uomo il suo stesso destino, così come prima avevano fatto loro. Tutto questo è simbolicamente narrato nella Genesi nell'episodio della tentazione del serpente nel Giardino dell'Eden. Tutto questo spiega la tendenza dei nativi dell'Ariete ad andare controcorrente, a ribellarsi spesso, a disobbedire, o comunque a costruirsi una propria sfera di indipendenza.  L’Ariete è il Segno dei nuovi inizi. Le persone che hanno il loro Sole in Ariete stanno lavorando per costruire la loro personalità. Gli arietini sono aggressivi e tendenti ad esprimere se stessi. I nati sotto il Segno dell’Ariete sono persone capaci di spingersi dove perfino gli angeli avrebbero paura di camminare. Sono i pionieri dello zodiaco, degli ottimi esecutori e molto abili nel far decollare dei nuovi progetti. Sono persone con idee originali, sono dotate di iniziativa e non si scoraggiano mai. Non tentate di dirigere la vita di chi è nato sotto il Segno dell’Ariete; essi vogliono fare quello che vogliono e quando vogliono. Qualsiasi interferenza potrà solo attirare la loro collera. Gli arietini sono i motorini d’avviamento dello zodiaco, ma sono soggetti a perdere interesse se l’andatura rallenta o se le cose diventano complicate; essi, infatti, hanno l’arduo compito di cimentarsi con la coordinazione tra la conservazione dell’energia e il portare a compimento i loro progetti. L’Ariete va a una velocità tale ed è così esigente, che stanca gli altri molto tempo prima che lui stesso possa stancarsi. Da un punto di vista cosmico, l’Ariete è il primo impulso della forza vitale nell’attività, la discesa della Scintilla Divina nella manifestazione. Il punto in cui è situato questo Segno nel vostro oroscopo (cioè la Casa che governa), indica dove voi, come Spiriti, state cominciando a lavorare.

         Il guerriero raffigurato nel quadro astrologico dell'Ariete ci ricorda un altro famoso personaggio mitologico: Prometeo, che rubò il fuoco agli Dei per donarlo all'uomo. Come Prometeo donò il fuoco agli uomini affinché potessero progredire, così i nati nel Segno dell'Ariete sono i pionieri del mondo, i precursori, coloro che per mezzo dell'iniziativa e dell'intraprendenza creano delle nuove condizioni di vita, affinché il progresso possa avanzare. Sono coloro che aprono per primi una nuova strada che poi altri percorreranno. E' chiaro che tali persone non amano restrizioni o condizionamenti. Nel mito di Prometeo ritroviamo lo spirito di ribellione e di disobbedienza tipico di questo segno, e che trova una sorprendente analogia con l'episodio degli Spiriti Luciferici di Marte.

         Lo sfondo di questo quadro mostra un paesaggio desolato: un deserto che si stende a perdita d'occhio e costellato da vulcani in eruzione. Tutto questo è il simbolo del fuoco, che brucia ogni cosa intorno a sé. Ariete è infatti un Segno di fuoco. E il rosso, il colore da sempre associato al fuoco e all'attività, è il colore dominante di questa raffigurazione.

         Tutto il quadro è contornato da pezzi di ferro forgiati e disposti in modo tale da ricordare pezzi di armature e di difese militari: sono tutti pezzi appuntiti, spigolosi e taglienti. Marte, in astrologia, governa il ferro, qui ricordato dalla cornice “ferrosa”, che richiama la combattività.

         In alto a sinistra vediamo un uomo con una candela in una mano posto dietro ad un banco sul quale sono appoggiati un bastone, una spada, una coppa e una moneta. Questa immagine ricorda il primo Arcano maggiore dei Tarocchi: il Bagatto, cioè il prestigiatore, rappresentato appunto con un bastone in mano e posto dietro un tavolo sul quale vi sono un denaro, una spada e una coppa. Secondo Court de Gebelin “......l'Universo visibile è magia e prestigio e il suo Creatore sarebbe il grande illusionista che ci affascina con le Sue meraviglie. La Causa Prima è dunque un prestigiatore ma, poiché essa si ripercuote in tutto ciò che è attivo, il personaggio iniziale dei Tarocchi corrisponde a ogni inizio di attività, che nell'Universo è Dio e nell'uomo è il fulcro dell'iniziativa individuale.” (Oswald Wirth - “I Tarocchi” - Edizioni Mediterranee).

         Vediamo, quindi, la relazione tra il Bagatto, la prima carta dei Tarocchi, e l'Ariete, il primo Segno dello zodiaco, poiché l'Ariete esprime proprio l'iniziativa, il camminare all'avanguardia e l'attività. Nei Tarocchi il Bagatto è raffigurato con in testa un cappello a larghe tese che richiama alla mente un 8 rovesciato, il segno che i matematici e gli alchimisti usano come simbolo dell'infinito. Anche nell'immagine del quadro astrologico c'è un 8 rovesciato dipinto sulla porta alle spalle del giovane e messo immediatamente sopra la sua testa, al posto di un cappello.

         In astrologia l'Ariete governa la testa, la sede dei nostri pensieri, e il simbolo dell'infinito posto sulla testa del giovane indica quindi le emanazioni attive del pensiero, il cielo mentale che ci portiamo attorno.

         Sopra l'8 rovesciato vediamo un cerchio formato da 12 puntini bianchi, che ricorda il cerchio zodiacale formato dai 12 Segni. L'abito del Bagatto dei Tarocchi è multicolore, ma predomina il rosso, simbolo di attività. Anche l'uomo del quadro astrologico è ricoperto da un grande mantello rosso e il rosso, come abbiamo visto, è il colore predominante di tutto il quadro. Bisogna inoltre osservare che i 4 assi dei Tarocchi corrispondono ciascuno a uno dei 4 elementi, e cioè: il denaro corrisponde alla terra, la spada all'aria, la coppa all'acqua e il bastone al fuoco. Il Bagatto impugna nella mano sinistra il bastone, corrispondente al fuoco, come a voler dare maggior rilievo a questo elemento, l'elemento del primo Segno dello zodiaco. Il giovane del quadro mostra più chiaramente questo particolare, perché regge nella mano destra una candela accesa. La mano destra del Bagatto poggia su un denaro, simbolo della terra e se si prolunga la parte inferiore del bastone che tiene nella sinistra, vedremo che questo ideale prolungamento finirà esattamente sulla moneta, indicando con ciò una relazione tra il fuoco e la terra. Questa relazione è facile da scoprire se si pensa che il 21 marzo il fuoco dell'Ariete scioglie i ghiacci invernali e feconda la terra con una nuova vita.

         Ma nella Cabala i 4 assi dei Tarocchi sono associati a Kether, il primo Sephirah dell'Albero della Vita, definito come la prima manifestazione della vita dalla quale tutto procede. E' evidente l'analogia tra Kether, il primo Sephirah, e l'Ariete, il primo Segno dello zodiaco. Da entrambi, infatti, nasce il ciclo vitale. Il fatto che il Bagatto, il primo Arcano, disponga di tutti e quattro gli elementi (simboleggiati dai 4 assi dei Tarocchi) significa che l'attività vitale espressa dall'Ariete, il primo Segno, ha in sé tutti gli elementi necessari per creare la vita, cioè è autosufficiente, e l'autosufficienza è una delle caratteristiche divine.

         Sulla destra del quadro vediamo una donna bendata che cammina a piccoli passi con un braccio proteso in avanti per non urtare negli ostacoli che non può vedere e con una lampada accesa nell'altra mano. Questa figura può benissimo rappresentare la ragione, che è stata spesso raffigurata come una donna con un lume in mano, poiché essa ci illumina. A Padova, per esempio, nella Cappella degli Scrovegni, Giotto raffigurò la ragione proprio come una donna reggente un lume in una mano. Ma la donna del nostro quadro è bendata, quindi si tratterebbe di una ragione cieca, che avanza con difficoltà.

         Quando una persona risponde alle qualità negative dell'Ariete diventa impulsiva, impaziente, irragionevole e facile preda dell'ira e delle passioni. Possiamo immaginare, quindi, come tutte queste caratteristiche finiscano col soffocare il lume dell'intelletto, in grado di esprimersi solo quando una persona è serena ed equilibrata. Ma questa donna bendata può rappresentare anche Venere, che in Ariete è in esilio, e quindi è, in un certo senso, “limitata” nell'espressione delle sue caratteristiche.

         Nell'antica mitologia Marte può essere considerato l'opposto di Venere (Afrodite), che era la dea dell'amore, della pace e della serenità. Ma, si sa, gli opposti spesso si compensano a vicenda. Infatti, Marte ed Afrodite erano amanti, quasi che il mito abbia voluto mettere in evidenza anche il completamento degli opposti. E non a caso, nello zodiaco, i Segni che sono diametralmente opposti fra di loro appartengono ad elementi compatibili (Aria-Fuoco; Terra-Acqua). E' sorprendente, poi, il fatto che i due Segni governati dal pianeta Marte (Ariete e Scorpione) abbiano di fronte a loro nello zodiaco proprio i due Segni governati da Venere (Toro e Bilancia).

         La lucertola, raffigurata i basso a destra, richiama alla mente la Salamandra, entità favolosa che, secondo gli antichi, poteva vivere nel fuoco senza esserne consumata. Secondo i Rosacroce, le Salamandre sono degli spiriti-elemento che vivono nel fuoco, sono molto elevati come categoria e riflettono la loro prima origine: sono i primi caotici pensieri divini, ma difettano di coscienza fisica. Il loro nome è assai simile in vari idiomi, per esempio in Sanscrito e “Salamandala”, in Persiano “Samandel”, in Greco, Latino, Francese e Italiano “Salamandra”, in Inglese “Salamander”.

         Le Salamandre sono spiriti del fuoco, si trovano dappertutto ed è impossibile accendere un fuoco senza il loro concorso. Soprattutto sono responsabili delle attività che avvengono al di sotto della superficie terrestre: causano le esplosioni e le eruzioni vulcaniche. I loro corpi sono formati principalmente da etere riflettore e possono vivere per migliaia di anni.

         Gli strani simboli che si osservano tutt'intorno al quadro, sono scritture magiche. Con questi simboli, che spesso riproducono vere e proprie correnti di forze, i maghi possono evocare entità inferiori all'uomo o invocare spiriti a lui superiori. In altre parole, tramite esse è possibile mettersi in contatto con i geni di quel particolare Segno e del suo pianeta reggente.

         Al primo Segno dello zodiaco è collegato l'antico mito del vello d'oro, che fu cercato e trovato dagli argonauti, capitanati da Giasone. Questo vello non era altro che la pelle dorata di un montone, cioè di un ariete che, secondo il mito, donava a chi lo possedeva potere e ricchezza, e che era anche dotato di poteri guaritori. Questo mito simboleggia il compimento della Grande Opera, cioè la fabbricazione dell'oro alchemico. La nave Argo, infatti, rappresenta l'atanor, il fornello all'interno del quale avviene la lavorazione della materia dei Filosofi. Il compimento della Grande Opera, però, non è che l'inizio di un lavoro su più vasta scala, perché l'Alchimista, una volta ottenuta la Pietra Filosofale, non la tiene nascosta gelosamente per se, ma va ad operare nel mondo, divenendo un fattore vivente di trasmutazione. Così pure il Segno dell'Ariete, il primo Segno dello zodiaco, è l'inizio di un nuovo ciclo vitale che apporterà un piccolo progresso in tutto ciò che vive all'interno dello zodiaco.

         Il mito greco della ricerca del vello d'oro trova la sua corrispondenza in ambito cristiano nella leggenda della ricerca del Santo Graal operata dai Cavalieri della Tavola Rotonda. Questa leggenda, infatti, sia pure con un simbolismo intriso di spiritualità, ha lo stesso significato del mito pagano di cui abbiamo parlato.

(Primo Contro)