Il cordone argenteo


Nascita e sviluppo del cordone argenteo

 

ALLA NASCITA

 

Nella “Cosmogonia dei Rosa-Croce” ci viene detto che il Cordone Argenteo si sviluppa di nuovo in ogni vita: “Sono state fatte anche altre nuove e importanti scoperte: per esempio noi ora sappiamo che il cordone argenteo si sviluppa di nuovo in ogni vita; che una parte nasce dall’atomo-seme del desiderio nel gran vortice del fegato, mentre l’altra parte si sviluppa dall’atomo-seme del corpo denso nel cuore. Entrambe le parti si incontrano nell’atomo-seme del corpo vitale nel plesso solare che unisce i veicoli superiori al veicolo inferiore, causando i movimenti del feto. L’ulteriore sviluppo del cordone argenteo fra il cuore ed il plesso solare durante i primi sette anni ha una relazione importante col mistero della vita infantile, come il suo più completo sviluppo dal fegato al plesso solare, che ha luogo nel secondo settenario, contribuisce al lavoro dell’adolescenza. Il completamento del cordone argenteo segnala fine della fanciullezza e da quel tempo l’energia solare che penetra attraverso la milza ed è colorata mediante la rifrazione dell’atomo-seme prismatico del corpo vitale collocato nel plesso solare, comincia a dare una distinta e individuale colorazione all’aura che osserviamo negli adulti”.

In una nota pubblicata la prima volta in “Rays” del gennaio 1928, Max Heindel dice: “È il cordone argenteo che lega assieme i veicoli superiori e inferiore. Durante i primi venti giorni della gestazione il sangue del feto è enucleato dalla vita della madre, ed essa regola il processo di costruzione del corpo. Poi l’Ego comincia a lavorare sul feto dall’esterno, analogamente a come uno Spirito-Gruppo opera con coloro che ha in carico. In questo periodo alcuni corpuscoli sono enucleati, e le cellule vitali sono in certo grado dominate. L’Ego è nell’utero, ma non ha ancora permeato i propri veicoli. Allora la parte inferiore del cordone argenteo inizia a crescere dall’atomo-seme del cuore e si allunga verso l’alto, e la parte superiore cresce dal vortice centrale del corpo del desiderio in cui l’Ego è rivestito.

Come lo Spirito iniziò a guidare i propri veicoli nella quarta parte dell’Epoca Atlantidea, interpenetrandoli gradatamente e diventando dinamicamente attivo, così lo Spirito individuale inizia a permeare il feto nel quarto mese e prende gradualmente possesso dell’organismo in formazione. Quando le parti superiore ed inferiore del cordone argenteo si uniscono, inizia la vita senziente, e abbiamo il periodo di vivificazione. Come l’atomo-seme fisico è all’estremità del cuore, detta apice, così l’atomo-seme del corpo del desiderio si trova nel fondo del grande vortice centrale di quel veicolo, vortice collocato nel fegato.

L’atomo-seme del corpo vitale durante il giorno è posto nel punto vulnerabile detto plesso solare. Questo atomo-seme è formato dei due eteri inferiori, ed è la radice di quella parte del corpo vitale che muore dopo ciascuna incarnazione, talvolta confusa con l’anima. L’atomo-seme del corpo vitale raduna attorno a sé i due eteri inferiori dai quali la matrice del nuovo corpo vitale è formato quando l’Ego discende per nascere.Non esiste alcun atomo-seme dei due eteri superiori; essi sono la parte immortale o la parte capace di divenire immortale”. (Possiamo dire di passaggio che come l’Ego lavora più efficientemente per spiritualizzare il corpo, questi due eteri “immortali” prendono gradualmente il posto dei due eteri inferiori).

Possiamo dedurre, comunque, che il cordone argenteo non è che un semplice “collegamento” fra l’Ego e i suoi veicoli. È anche il canale per forze particolari che emanano dal Triplice Spirito stesso, e senza di esso i veicoli non potrebbero né svilupparsi né crescere.

Prendiamo nota che i due segmenti inferiori del cordone devono essere presenti prima della nascita dall’utero, ma che subiscono il pieno sviluppo durante i tre periodi settenari che conducono alla maturità fisica del corpo adulto. Anche se Max Heindel non nomina, in questo frangente, il terzo segmento del cordone, la parte costituita di sostanza mentale che si sviluppa dall’atomo-seme della mente nel seno frontale per congiungersi all’atomo-seme del corpo del desiderio nel fegato, viene dallo stesso descritta altrove.

Il terzo segmento, composto di sostanza mentale, non è presente durante la vita intrauterina, né alla nascita. Il percorso che esso prenderà, tuttavia, è mostrato nell’archetipo, ed esiste con, o in, l’atomo-seme della mente come radice, o germe – in potenza, come vedremo più avanti. Il bambino ha il collegamento con la mente, ma poca attività individuale di pensiero: egli manca del controllo sul proprio corpo (diversamente dagli animali che possono prendersi cura di se stessi molto presto dopo la nascita, a causa del legame con lo Spirito-Gruppo).

Il terzo segmento del cordone si sviluppa dalla radice nell’atomo-seme della mente, in sostanza mentale, durante il terzo periodo settenario – vi è ragione di credere che sia cresciuto lentamente durante tutto il periodo dell’infanzia e dell’adolescenza – ma la sua crescita è particolarmente notata durante il terzo periodo settenario, dai quattordici a ventun anni, e la sua congiunzione con il cordone del desiderio nel grande vortice del corpo del desiderio segni l’inizio dell’età adulta, e allora noi diciamo che “nasce la mente” all’età di ventun anni, allo stesso modo in cui “nasce il corpo del desiderio” all’età di quattordici anni e che “nasce il corpo vitale” all’età di sette. Max Heindel descrive questo fatto come una specie di “vivificazione”, come quella del bimbo nel grembo materno. Egli dice che la mente è “vivificata” all’età di ventun anni.

Possiamo comprendere, perciò, che questa “nascita” o “vivificazione” indica un’azione speciale dell’Ego nella connessione con i propri veicoli di incarnazione. Ancora, questo termine “nasce” richiede delucidazioni. In diverse parti degli scritti di Max Heindel troviamo frasi che mostrano come ciascun veicolo sia racchiuso in una specie di guaina, come l’“amnio” nel quale il bimbo è racchiuso durante la vita intrauterina. Come nella nascita fisica, nella quale il corpo fisico infantile emerge dalla sua guaina uterina, così il corpo vitale emerge da una guaina eterica all’età approssimativa di sette anni; il corpo del desiderio emerge da una guaina del desiderio all’età approssimativa di quattordici e il corpo mentale da una guaina all’età di circa ventuno. Naturalmente i veicoli individuali sono vivi e lavorano più o meno passivamente all’interno della guaina, guidati e protetti dalle forze planetarie nelle quali ogni essere umano vive e si evolve.

L’emergere del corpo vitale all’età di sette anni dalla propria guaina segna la fine dell’infanzia. Durante i sette anni successivi il segmento di cordone fra il corpo del desiderio e il corpo vitale continua a svilupparsi, e a quattordici anni il corpo del desiderio emerge dalla sua guaina; nei sette anni ulteriori mentre il terzo segmento o segmento mentale del cordone va maturando, connettendo l’atomo-seme del corpo del desiderio nel fegato con l’atomo-seme della mente nel seno frontale, la mente stessa sta crescendo sufficientemente per gettarsi fuori della propria guaina all’età di ventun anni. Il collegamento avviene, logicamente, nel fegato, come è visibile osservando il corpo. I due segmenti si congiungono nel grande Vortice del Desiderioanche quando l’Ego estrae il corpo del desiderio dal corpo fisico nel sonno, nell’Iniziazione, nei voli animici, o alla morte.

I Diagrammi che seguono sono semplificativi. Il terzo segmento effettivamente segue un percorso complicato nella sua crescita. Esaminiamo l’immagine complessiva:

Il cordone argenteo è composto di etere, sostanza del desiderio e sostanza mentale. Ha una conformazione che somiglia a due sei rovesciati, uno dei quali rivolto verso l’alto e l’altro orizzontale, connessi tra loro all’estremità degli uncini nel plesso solare. La sostanza mentale o terza parte del cordone si sviluppa dall’atomo-seme della mente collocato nella sostanza mentale che interpenetra l’area del seno frontale, e da questo punto passa verso il basso fra le ghiandole pituitaria e pineale, tocca le ghiandole tiroide e timo, gira a sinistra per connettersi con la milza e torna a destra sulle surrenali, e finalmente si congiunge con la seconda parte del cordone costituito di sostanza del desiderio e radicato nel grande vortice del desiderio che interpenetra il fegato. Da qui il cordone del desiderio va al plesso solare, dove si unisce al cordone eterico che proviene dall’atomo-seme del cuore.

Come abbiamo ricordato dalla Cosmogonia, però, questo cordone era radicato dapprima nella vita intrauterina, per presentare un secondo sviluppo dopo la nascita, fra la nascita e i ventotto anni d’età. L’unione del primo e secondo segmento segnala vivificazione nell’utero, ma ventuno (e perfino ventotto) anni sono necessari per la piena maturazione del segmento mentale e la congiunzione permanente con l’atomo-seme del corpo del desiderio con il grande vortice del desiderio che permea il fegato.

Lo studente prenda nota qui di un punto spesso mal compreso: il panorama pre-nascita riflesso nel corpo eterico come una anteprima della prossima vita, viene visto dall’Ego del suo primo contatto col feto, al termine dei ventuno giorni, e non alla vivificazione che avviene al quarto mese.

Max Heindel ancora dice che dei quattro punti nei quali è unito il cordone – cuore, plesso solare, fegato e seno frontale – solo l’estremità del cordone nell’atomo-seme del cuore è inamovibile; le altre parti con i rispettivi atomi-seme sono movibili.

Durante il giorno, quando siamo svegli nel corpo, il triplice cordone argenteo è avvolto in spirale dentro il corpo denso, principalmente attorno al plesso solare o epigastrio; di notte, quando l’Ego si ritira dai propri corpi denso e vitale lasciandoli sul letto per recuperare dalle fatiche del giorno, il cordone argenteo si sporge dal cranio. Il corpo del desiderio ovoidale di solito fluttua in alto, o vicino, al corpo dormiente, somigliando ad un pallone aerostatico.

 

 

ALLA MORTE

 

La morte del corpo fisico ha luogo quando, come conseguenza del collasso dell’archetipo, il corpo vitale collassa completamente e l’atomo-seme nell’apice del cuore viene rotto, l’Ego risalendo fuori dal corpo nella sua aura del desiderio, portando con sé la matrice eterica. La rottura dell’atomo-seme è il risultato dell’estrazione da parte dell’Ego delle sue “forze”, che comprendono la registrazione permanente dell’intera evoluzione dell’Ego, fin dal primo inizio nel Periodo di Saturno. Il cordone eterico, tuttavia, è ancora attaccato al guscio rotto dell’atomo-seme nell’apice del cuore, e per non più di tre giorni e mezzo dopo la morte il corpo vitale, incluso nel corpo del desiderio, può essere visto fluttuare sopra il corpo. Il “doppio” fluttuante si trova in un sonno profondo. Durante questo tempo esso rivede il proprio panorama della vita appena passata, che è stato tratto fuori dall’atomo-seme del cuore nell’Etere Riflettore.

Al momento della morte si può vedere il corpo vitale uscire dal corpo attraverso la parte superiore della testa, e riformarsi a somiglianza della persona per fluttuare orizzontalmente sopra il corpo morto. Anche il cordone argenteo sale ed esce con tutto il corpo vitale, ma le forze dell’atomo-seme nel cuore salgono lungo il nervo pneumogastrico e il cordone si vede sporgere all’esterno dalla parte posteriore della testa. Tutto il corpo vitale (gli Eteri Chimico e Vitale) e tutto il cordone argenteo etutti gli atomi-semi salgono ed escono dal corpo; ma, come detto, il cordone rimane attaccato all’atomo fisico rotto nel cuore.

Max Heindel parla di questa condizione come appare nell’intervallo dei tre giorni e mezzo dopo la morte, quando l’Ego sta fluttuando nei suoi corpi eterico e del desiderio sopra il corpo denso “morto” sul letto:

Quando i veicoli superiori hanno lasciato il corpo denso essi sono ancora connessi con esso attraverso un sottile, lucente e argenteo cordone, di una forma molto simile a due figure di “sei” rovesciati, uno in posizione verticale e l’altro orizzontale, connessi alle estremità degli uncini. Uno è attaccato al cuore attraverso l’atomo-seme, ed è la rottura dell’atomo-seme a provocare l’arresto del cuore. Il cordone stesso non viene strappato finché il panorama della vita passata, contenuto nel corpo vitale, non sia stato contemplato… il cordone argenteo si strappa dove i sei si congiungono, metà rimanendo con il corpo denso (e il doppio eterico) e metà con i veicoli superiori. Dal momento in cui il cordone si strappa il corpo denso è completamente morto”. “La rottura (dell’atomo-seme nel cuore) libera il corpo vitale e questo, insieme con il corpo del desiderio e la mente, fluttua sopra il corpo visibile per non più di tre giorni e mezzo, mentre lo Spirito è impegnato a rivedere la vita passata”.

Queste immagini si trovano negli Eteri Luminoso e Riflettore che sono attaccate all’atomo-seme nel cuore, ed è questa sostanza (eteri) che viene incisa nel corpo del desiderio durante la vista del panorama.

Dopo la seconda “rottura”, cioè lo strappo del cordone nel punto di congiunzione dei due “sei”, la matrice dei due eteri inferiori rimane con il corpo denso, al quale è attaccata per mezzo della parte inferiore del cordone argenteo, e si decompone sincronicamente ad esso.

Il doppio eterico è anch’esso circondato da una specie di aura formata di atomi eterici liberi – una foschia o nebbia – mentre accompagna il decadimento del corpo. È ciò che la leggenda chiama “fuoco fatuo”, perché è debolmente luminoso. È visibile fluttuare sulle tombe e sui mausolei, talvolta rassomigliante ad una nube oblunga di una tonalità bluastra, grigiastra o verdastra. Qualche volta la matrice stessa del corpo vitale si può vedere in mezzo all’aura eterica, decomporsi con il corpo nella tomba, e questo ha indubbiamente contribuito al folclore dei vampiri.

Gli occultisti sostengono che i riti dei funerali non dovrebbero avvenire nei tre giorni e mezzo dopo la morte, e che il corpo dovrebbe essere tenuto in qualche luogo familiare, o almeno in un luogo piacevole ed armonioso, durante il tempo in cui l’Ego avrà l’opportunità di completare la retrospezione della sua vita e di risvegliarsi in pace. Comunque, non importa dove o come egli si risvegli, ci saranno sempre amici ed ausiliari angelici presenti. Egli non sarà solo.

Una volta terminato il panorama con la rottura del cordone argenteo nell’atomo-seme del corpo vitale, l’Ego e i suoi veicoli superiori sono liberi di allontanarsi. La sua aura ha preso le sembianze del corpo che ha appena lasciato, ma questo corpo non è il doppio eterico, che va con il cadavere e decade sincronicamente ad esso. Questo nuovo “corpo” (dei due eteri superiori e del corpo del desiderio) somiglia ancora all’uomo come era sulla terra perché l’Ego continua a pensare a se stesso nel modo abituale. Egli continuerà a pensare a se stesso come era sulla terra per tutto il suo soggiorno nel Mondo del desiderio inferiore, nella fase purgatoriale.

Superfluo dire che il Purgatorio non è un luogo terribile, tranne per gli esseri umani molto vili. È molto più paragonabile ad un ospedale o ad una casa di ricovero piuttosto che ad una prigione. Gli Ego vi sono liberi di vivere ciò che a loro sembra una vita normale, e molti vi compiono i movimenti familiari per qualche tempo dopo la morte. Finalmente si disferanno dei desideri, sogni e volontà terreni, e per quell’epoca la controparte terrena sarà svanita così che dell’immagine del corpo sarà rimasta solo la testa; l’apparenza dell’Ego nel Primo Cielo è così una immagine corporea idealizzata, raramente somigliante a quella precedentemente nota sulla terra. Solo quando l’Ego desidera stabilire una comunicazione con i propri cari sulla terra si degnerà di prendere ancora una volta le sembianze dell’involucro dismesso.

Quando l’Ego lascia il Purgatorio e la regione dei sogni e dei desideri, occupa un’aura composta di sostanza delle tre regioni superiori del Mondo del Desiderio: le regioni della Vita Animica, della Luce Animica e del Potere Animico. Egli ha ancora gli atomi-seme della vita appena passata, e la stessa aura mentale e del desiderio, ma purificati. Vi deve senza dubbio essere anche quella parte del cordone argenteo formato di sostanza mentale, poiché la mente e il corpo del desiderio continuano a funzionare come un’unità finché questo corpo astrale sarà anch’esso lasciato da parte, e l’Ego non salga al Secondo Cielo.

Si deve desumere logicamente che alla fine dell’esperienza purgatoriale il corpo del desiderio e il segmento di cordone del desiderio siano gettati via assieme e un analogo scarto del cordone di sostanza mentale avvenga nel momento in cui l’Ego ascende al Secondo Cielo. Solo gli atomi-seme e le essenze animiche proseguono con l’Ego da questo punto, incluse qualche porzione spirituale degli Eteri Luminoso e Riflettore.

Quando l’Ego sale alla Regione del Pensiero Concreto (il Secondo Cielo), esso raramente pensa a se stesso come all’essere che aveva lasciato la terra, anche se possa conservare la sembianza di una testa, o assumerla di tanto in tanto. Ora l’Ego lavora con le Forze della Natura e le Gerarchie celesti, preparando l’ambiente del suo futuro mondo e imparando a costruire un corpo lavorando su esseri viventi incarnati sulla terra, così che davvero i morti ci aiutano a vivere.

L’Ego mantiene gli atomi-seme durante il soggiorno nel Terzo Cielo – al quale sale dopo aver dismesso la guaina mentale – ma il soggiorno vi è normalmente breve; e quando esso torna a rinascere attraverso l’utero, le parti di cordone argenteo germogliano nuovamente dai punti in cui sono impiantati gli atomi-seme.

Alcuni occultisti hanno pensato che il cordone argenteo sia in realtà una specie di controparte eterica del nervo pneumogastrico o vago, che è uno dei più importanti nervi del sistema simpatico, poiché il suo percorso nel corpo sembra molto simile a quello del nervo vago.

Il percorso tortuoso del segmento di sostanza mentale del cordone argenteo potrebbe correlarsi bene a quello del vago, almeno in qualche parte della sua crescita. Il diagramma a pagina 8 è una semplificazione. Il segmento di sostanza mentale del cordone corre dal seno frontale in giù fra le ghiandole pineale e pituitaria, tocca la tiroide e la timo, gira a sinistra fino alla milza e torna a destra attraverso il corpo fino alle surrenali e al fegato dove si connette con l’atomo-seme del corpo del desiderio. Ciò somiglia vagamente al percorso del nervo vago, e una connessione esoterica è indicata dall’asserzione di Max Heindel che l’atomo-seme viaggia verso l’alto alla morte sulla via del nervo pneumogastrico, che infatti tocca il cuore.

Ci viene detto che il lavoro dell’Iniziazione comprende il distacco dell’Ego in tutti quei punti dove sono collocati gli atomi-seme, e quindi anche è fissato il cordone argenteo nel corpo e le sue guaine (Questo oltre al lavoro con il Dorato Manto Nuziale e con il Fuoco Spirito-Spinale di Nettuno).

Osserviamo che il cuore, come organo fisico, si trova direttamente nel centro del torace, ma è inclinato a sinistra, così che l’apice, o la punta del cuore, fuoriesce da sotto lo sterno, ed è perciò che noi lo sentiamo più chiaramente lì, e lì lo sentiamo battere. Nell’apice è collocato l’atomo-seme del corpo fisico, come abbiamo notato. Un giorno il cuore sarà eretto nel torace, la punta che oggi esce a sinistra si muoverà verso il centro del corpo, e il cuore sarà allineato con gli organi della vista spirituale nella testa. In meditazione, è la parte superiore del cuore, che si trova nel centro del torace, ad essere importante; e gli studenti spesso sentono le correnti che sono attive in quell’area.