Sezione devozionale

La Concentrazione mattutina


La Concentrazione, il secondo esercizio, viene eseguito al mattino, nei primi momenti successivi al risveglio. L'aspirante non si deve alzare, né deve aprire gli occhi, o compiere qualsiasi altro atto non necessario. Se il corpo si trova in posizione comoda, deve subito rilassarsi e cominciare a concentrarsi. Ciò è molto importante perché al momento del risveglio lo Spirito è tornato proprio allora dal Mondo del Desiderio, ed è per lui più facile riprendere in quel momento contatto con quel Mondo, a preferenza di qualsiasi altro momento della giornata. Rammentiamo che durante il sonno le correnti del corpo del desiderio fluiscono rapidamente ed i loro vortici si muovono e ruotano con grandissima velocità. Ma appena questo corpo rientra nel corpo fisico, le sue correnti ed i suoi vortici vengono quasi del tutto arrestati dalla materia fisica e dalle correnti nervose del corpo vitale che portano messaggi al e dal cervello. Scopo di questo esercizio è quello di calmare il corpo fisico e portarlo allo stesso grado di inerzia e insensibilità che aveva nel sonno, sebbene lo Spirito interiore sia sempre perfettamente desto, vigile e conscio. In tal modo noi determiniamo una condizione nella quale i centri sensibili del corpo del desiderio possono cominciare i loro movimenti rotatori per quanto imprigionati nel corpo fisico.

Concentrazione è una parola imbarazzante per molti e della quale solo pochi conoscono il significato; cercheremo perciò di rendere chiaro questo significato. Il vocabolario dà parecchie definizioni tutte applicabili alla nostra idea. Una di tali definizioni dice: « Muoversi verso un centro »; un'altra presa dalla chimica: « Ridurre ad estrema purezza e forza rimovendo i componenti senza valore ». Applicata al nostro problema, la prima delle suddette definizioni ci dice che se noi riconduciamo i nostri pensieri a un centro, a un punto, aumentiamo la loro forza per lo stesso principio che fa aumentare la potenza dei raggi solari facendoli passare al fuoco di una lente. Con l'eliminare dalla nostra mente per un certo tempo ogni altro soggetto, l'intera potenza del pensiero viene ad essere utilizzabile per raggiungere l'oggetto o risolvere il problema sul quale ci concentriamo; e possiamo essere tanto assorti nel nostro argomento che se un cannone venisse sparato sopra le nostre teste non lo udremmo. Alcuni possono immergersi così a fondo nella lettura di un libro, da dimenticare qualsiasi altra cosa. L'aspirante alla visione spirituale deve acquistare la facoltà di divenire ugualmente assorto nell'idea sulla quale si concentra, da escludere dalla sua consapevolezza tutto il mondo sensibile e rivolgere la sua totale attenzione al mondo spirituale. Se impara a fare ciò vedrà il lato spirituale di un oggetto o di un'idea illuminato di luce spirituale, e così otterrà la conoscenza della natura intima delle cose, che l'uomo mondano non si sogna neppure.

Quando ha raggiunto quel punto di astrazione, i centri sensibili del corpo del desiderio cominciano a ruotare lentamente dentro il corpo fisico denso, e cominceranno a farsi posto. Questo processo diverrà col tempo sempre meglio definito e si richiederà uno sforzo sempre minore per provocare quella rotazione.

Soggetto della concentrazione può essere qualunque alto e nobile ideale, ma preferibilmente dovrebbe essere di natura tale da trasportare l'Aspirante fuori dalle cose sensibili ordinarie ed al di là del tempo e dello spazio, e nessuna formula è migliore dei primi cinque versetti del Vangelo di S. Giovanni. Prendendoli come soggetto di concentrazione, frase per frase, una mattina dopo l'altra, ne verrà col tempo, all'Aspirante, una meravigliosa visione del principio dell'Universo, del metodo della Creazione: una visione grandemente superiore a quella che possa dare qualsiasi libro.

Dopo un certo tempo, quando l'Aspirante ha appreso a tenere fermamente davanti a sé per circa cinque minuti l'idea sulla quale si concentra, può tentare di lasciar cadere l'idea e formare il vuoto mentale. Non pensare a nulla, aspettare semplicemente di vedere qualcosa nel vuoto mentale. Col tempo le visioni e le scene del Mondo del Desiderio riempiranno lo spazio rimasto vuoto. Dopo che l'Aspirante si è abituato a tutto questo, potrà chiedere a questa o a quella cosa di comparire davanti a lui. Essa verrà ed egli potrà esaminarla.

( La Cosmogonia dei Rosacroce)