Gemelli, il terzo Segno dello zodiaco, Segno comune e d'aria, caratterizza la terza ed ultima parte della primavera, che va gradatamente trasformandosi in estate. Quando il Sole si trova in questo Segno, dal 22 maggio al 22 giugno circa, la natura è in fase di transizione: la giovane fioritura primaverile si avvia verso la maturità estiva. Le foglie degli alberi sono alla massima fioritura e la natura colora il suo quadro con tutto il gusto e la lucentezza possibili. I giovani animali, sebbene ancora attaccati alle loro madri, sono pronti ad iniziare il loro cammino andando per le pianure e le foreste, esplorando il loro nuovo mondo. Nel regno umano, l’approssimarsi degli esami finali spinge gli studenti ad applicarsi con maggiore impegno nei loro studi (sia i libri che la scuola sono governati dal Segno dei Gemelli). Per questo Gemelli è un Segno cosiddetto “mobile”, o “comune”, e le sue note fondamentali sono l'adattabilità, la volubilità, caratteristiche che esprimono qualcosa che è sempre in movimento e in trasformazione. La nota-chiave ad esso assegnata è: “Io penso.”
Di riflesso, i nati sotto il Segno dei Gemelli sono molto vivaci ed hanno l'abilità di saper esprimere le loro idee in modo chiaro. La conversazione con loro non langue mai e talvolta la monopolizzano completamente. Tali individui acquisiscono rapidamente le loro cognizioni e sanno essere molto bene informati sui più svariati argomenti. Questo Segno ha a che fare con la comunicazione, e sotto di esso nascono degli ottimi insegnanti, scrittori, reporter e venditori. I nati sotto i Gemelli hanno bisogno di svolgere una professione grazie alla quale possano muoversi e mescolarsi con la gente. L’Ariete scopre nuove terre, il Toro le coltiva e i Gemelli ne esplorano i territori circostanti, scoprendo nuove strade. Il carattere dei Gemelli è come quello di un bambino che domanda sempre: “perché?” Egli è molto interessato alle relazioni esistenti fra gli individui, le cose e le idee, e tende costantemente ad allargare questa conoscenza. Il nativo dei Gemelli è la farfalla dello zodiaco, poiché la sua mente vola di continuo per studiare quanti più aspetti possibili di ogni situazione. Gemelli è il Segno più versatile e adattabile, ma non è famoso per la sua concentrazione e perseveranza. La varietà è per lui il sale della terra. I Gemelli possiedono una vasta gamma di conoscenze, talenti, interessi e idee. Il loro scopo finale dovrebbe essere tentare di trovare un punto centrale in cui tutte queste sfaccettature possano essere unificate in un tutto. Gemelli è il più duale di tutti i Segni zodiacali e gli individui nati in questo Segno hanno una personalità divisa, fino a quando non comprendono la funzione della mente e non imparano a controllarla. Per la maggior parte di noi, padroneggiare la mente è la più difficile delle imprese, ma per i Gemelli è una necessità. Dal punto di vista anatomico, questo Segno governa le mani e le braccia, come pure gran parte del sistema nervoso.
Gemelli è un Segno d'aria, come indicano le nuvole del dipinto e, come il vento arriva ovunque ma non si ferma in nessun posto, così i figli dei Gemelli sembrano occuparsi di tutto, ma senza soffermarsi a lungo su ciò che li interessa.
Sebbene nel mito greco al quale questo Segno è collegato i due gemelli siano entrambi maschi (Castore e Polluce), in questo dipinto i due gemelli sono raffigurati come un uomo e una donna, esprimendo così il concetto dei due poli di ciascuna forza presente nell'universo: il principio maschile e il principio femminile, che sono alla base di tutta la Creazione.
Ritroviamo in questa raffigurazione le due colonne Bohas e Jakin già viste nel tempietto della Papessa e che ricordano il dualismo fondamentale Sole-Luna, Maschio-Femmina, Oro-Argento, Positivo-Negativo.
Il glifo del Segno zodiacale dei Gemelli, che vediamo riprodotto in basso nel dipinto, ricorda proprio due colonne, le quali, a loro volta, ricordano le due colonne che, secondo il mito, Ercole piantò sull'attuale Stretto di Gibilterra, una sulla costa africana e una sulla costa spagnola, a ricordo del suo passaggio quando si affacciò sull'Oceano Atlantico. Quelle due colonne, però, più che voler dire “Ercole passò di qui”, rappresentano un avvertimento per chiunque volesse tentare la stessa avventura intrapresa da Ercole. E' come se Ercole, col suo gesto, avesse voluto avvertire di non fare le cose che lui ha fatto se prima non si è diventati come lui, cioè un superuomo. E' il monito velatamente espresso nelle allegorie alchemiche, le quali raccomandano di non intraprendere la Grande Opera senza l'opportuna preparazione e senza aver compiuto un adeguato tirocinio sotto la guida di un Maestro qualificato. Anche Gesù Cristo disse “Dove io vado non potete seguirmi ora, ma mi seguirete in seguito”, esprimendo lo stesso concetto espresso dalle leggendarie colonne d'Ercole.
Sulla sommità delle due colonne, una azzurra e una rossa, si trovano i simboli della Luna e del Sole. Ognuna delle due colonne è circondata dalla coda di un drago. I due draghi, che hanno gli stessi colori delle due colonne, intrecciano i loro colli abbozzando un 8 rovesciato: il simbolo dell'infinito tanto usato dagli alchimisti. I due draghi riprendono il concetto dei due princìpi espressi dalle due colonne, intorno alle quali sono avvolte le loro code. Sullo sfondo delle teste di questi due mostri alati c'è un'altra raffigurazione dei due gemelli, ma questa volta rappresentati con due busti nascenti da un'unica coppia di gambe, per indicare che i due poli da essi rappresentati sono l'espressione di un'unica forza. Uno dei due gemelli impugna una squadra, l'altro un compasso, i noti simboli della Massoneria, qui intesa come scuola universale di Conoscenza. Il termine Framassone, infatti, deriva dall'egizio Free-Messen, che significa “Figli della Luce”. Quindi, chiunque cerchi la verità e la luce è un Free-Messen, un Framassone. Il fuoco emanato dalle fauci dei due draghi, che va a coprire i genitali dei gemelli, simboleggia la conoscenza acquisita attraverso la rigenerazione della forza sessuale.
Sullo sfondo di questi due gemelli vediamo un'aquila dorata a due teste: simbolo dello Spirito che si innalza sino alle più alte vette della conoscenza, una volta compiuta la fusione delle due polarità presenti in ognuno di noi.
Ritornando ai due personaggi centrali di questo quadro, si può osservare come l'uomo indichi con la sua mano sinistra il cielo mentre la donna indica con la mano destra la terra. Il gesto dei due gemelli esprime l'antico assioma ermetico “Come è in alto, così è in basso” e viceversa, che è la chiave di tutti i misteri. Forse pochi sanno che questa frase è scritta perfino sul pavimento del Duomo di Siena, nel quale è raffigurato l'autore di queste parole: Ermete Trismegisto. Non c'è da meravigliarsi nel trovare una frase ermetica come questa in una chiesa cristiana. Nel medioevo, infatti, queste erano conoscenze molto diffuse ed i loro depositari ne hanno lasciato traccia soprattutto nelle cattedrali, veri libri iniziatici di pietra.
Questo principio è ripetuto anche dalle estremità delle code dei due draghi, una rivolta verso l'alto e l'altra verso il basso: quello che avviene nel macrocosmo, il grande universo, avviene anche nel microcosmo, il piccolo universo. Ciò che avviene nel nostro sistema solare avviene anche nel piccolo atomo, sistema solare in miniatura, e l'uomo, fatto ad immagine e somiglianza di Dio, è una copia ridotta ma esatta della Creazione. La comprensione di questo grande segreto, così bene simbolizzato dal gesto dei due gemelli, consente la comprensione di tutti i misteri e conduce all'Iniziazione, qui rappresentata dal Caduceo che l'uomo e la donna impugnano contemporaneamente.
Questa antichissima immagine era il simbolo del potere di Mercurio, l'Ermes dei Greci e signore di questo Segno zodiacale. Secondo la mitologia, un giorno Mercurio divise due serpenti in lotta gettando fra di loro il suo bastone, che divenne così un simbolo di pace. Al bastone di Ermes era attribuito anche il potere di trasmutare gli oggetti toccati in oro e questa trasmutazione è la meta degli alchimisti. Ma il Caduceo nasconde un significato ben più profondo, o esoterico. I due serpenti intrecciati rappresentano il lungo sentiero evolutivo a spirale seguito dalla stragrande maggioranza degli uomini.
Se contiamo le curve che descrivono i due serpenti vedremo che sono 7, come i Periodi descritti nella Folosofia Rosacroce, che corrispondono ai 7 giorni della Creazione. La prima curva che fa il serpente azzurro partendo dalla testa, corrisponde al Periodo di Saturno, la seconda al Periodo del Sole e la terza al Periodo della Luna. L'estremità della coda del serpente azzurro rappresenta la fase marziana dell'attuale Periodo della Terra, e l'estremità della coda del serpente rosso ne rappresenta la fase mercuriana, iniziata già da molto tempo, che segna la fine della fase involutiva e l'inizio della fase evolutiva. Continuando a salire lungo il corpo del serpente rosso, vediamo che le curve successive corrispondono ai restanti Periodi di Giove, di Venere e di vulcano.
Il bastone centrale rappresenta la breve ma scoscesa strada dell'Iniziazione, percorsa solo da una ristretta minoranza di persone. Chi la percorre, si risparmia la lunga strada tortuosa rappresentata dai due serpenti e procede per la via diretta, “appartandosi dalla massa e prendendo d'assalto la gloria”, come dice Max Heindel.
Sulla sommità del bastone c'è uno specchio rotondo tra due ali spiegate: è il simbolo di Dio e rappresenta il traguardo finale sia della via iniziatica che del lungo sentiero a spirale. Il Caduceo divenne il simbolo dei medici, perché nei tempi antichi l'arte di guarire era riservata a pochi Iniziati, che erano in grado di guarire non solo con i farmaci tradizionali ma, soprattutto, con poteri spirituali acquisiti tramite l'Iniziazione, o compimento della Grande Opera.
Ai Gemelli appartengono due categorie di individui: la prima ama molto la letteratura e coltiva un pensiero indipendente che non ripete le idee e le maniere degli altri; la seconda è scientifica, ben equilibrata e riservata. Queste due categorie, che non sono in contrasto tra loro (poiché sono i due poli di un'unica forza) le ritroviamo rappresentate dai due personaggi posti alla base delle due colonne. Alla base della colonna di destra, quella rossa, c'è un viandante con un fiore in una mano e un bastone nell'altra, all'estremità del quale è legato un piccolo fagotto.
Alla base della colonna di sinistra, quella azzurra, c'è una donna alata che versa dell'acqua da un calice d'oro in uno d'argento. Sul suo petto vediamo il simbolo alchemico del fuoco. Questi due personaggi ricordano due carte degli Arcani Maggiori dei Tarocchi: il Matto e la Temperanza.
Il Matto simboleggia una delle due categorie appartenenti a questo segno zodiacale, cioè quella a cui piace coltivare un pensiero indipendente, ma in maniera piuttosto superficiale. Questo concetto è espresso dal Matto che, secondo Oswald Wirth, ....come carta dei Tarocchi equivale a zero, poiché è un personaggio che non ha importanza, in considerazione della sua inesistenza intellettuale e morale. Incosciente e irresponsabile, si trascina attraverso la vita da essere passivo, non sa dove andare e si lascia condurre da impulsi irragionevoli. Con gli occhi perduti tra le nuvole, l'insensato percorre la sua strada a caso, spinto dagli impulsi.
Il Matto rappresenta tutto ciò che sta al di là dell'intelligibile e quindi l'infinito, l'assoluto che avvolge il relativo.
Il personaggio alla base della colonna di sinistra, ricorda invece la 14a carta dei Tarocchi: la Temperanza, che simboleggia la seconda categoria di persone appartenenti al segno dei Gemelli, cioè quella scientifica, ben equilibrata e riservata. Sempre secondo Oswald Wirth, .....il mistero delle due urne domina tutta la taumaturgia terapeutica, i cui miracoli vengono compiuti con l'aiuto del fluido universale. I principianti dell'arte di guarire dispongono, nei casi più frequenti, di una traboccante urna d'oro. Allora trasmettono ad altri il loro fluido personale e praticano il magnetismo curativo comandando le correnti vitali. Ma se non viene loro rivelata l'urna d'argento, essi rimangono apprendisti guaritori, incapaci di azione continua e più largamente efficace. (Oswald Wirth- “I Tarocchi” - Ed. Mediterranee)
Nel Genio della Temperanza, che reca sulla fronte il simbolo solare, si può riconoscere l'Arcangelo Raffaele. Questo ideogramma è sempre un indice di discernimento e si accorda quindi benissimo con la scientificità della categoria di persone rappresentate da questo personaggio.
Nella parte inferiore del quadro è stata dipinta una scimmia seduta su una sfera nel cui interno compare il simbolo astrologico dei Gemelli inserito in due quadrati intrecciati, i cui spigoli formano una stella a 8 punte, altro riferimento al numero 8 quale simbolo dell'infinito. La scimmia ha in mano un mappamondo, che misura con un compasso, e sappiamo che questo animale ha grande capacità di apprendimento, infatti, presso gli antichi Egizi era simbolo di conoscenza e di sapienza. Perciò, inserita nel contesto di questo quadro, la scimmia può sottintendere la capacità di apprendimento e il desiderio di conoscenza che il Segno dei Gemelli conferisce ai suoi nativi. Questa capacità di apprendimento e questa sete di conoscere vengono soddisfatte muovendosi, viaggiando e spaziando in vari luoghi e in diverse materie, come indica chiaramente la scimmia che misura il globo.
Una delle caratteristiche che distinguono l'uomo progredito da quello primitivo, è il desiderio di viaggiare e di conoscere nuove terre, nuovi popoli e nuovi costumi. E' noto, infatti, che la vita di un selvaggio si svolge tutta nell'ambito del territorio della sua tribù, dal quale si allontana solo saltuariamente, e di poco, per cacciare o per combattere. L'uomo civilizzato, invece, ama allacciare contatti con genti lontane, allargare i propri orizzonti, riferendo poi ad altri il frutto dei suoi viaggi e delle sue esperienze. Per questo Gemelli, il 3° segno dello zodiaco, ha attinenza con la 3a Casa oroscopica, settore dedicato ai viaggi, al commercio, agli affari, alle transazioni e agli studi. Tuttavia, la conoscenza acquisita viaggiando e spostandosi in continuazione da un luogo all'altro è sempre un po' più superficiale di quella acquisita soffermandosi a lungo su ciò che interessa. Per questo la scimmia raffigurata in questo quadro è diversa da quella raffigurata nel quadro della Vergine.
Il leone e l'unicorno simboleggiano le due componenti della materia dei Filosofi: la parte fissa, o maschile, rappresentata dal leone posto sotto la colonna rossa e solare, e la parte volatile, o femminile, rappresentata dall'unicorno collocato sotto la colonna blu e lunare. La perfetta fusione di queste due componenti è il traguardo della Grande Opera: la Pietra Filosofale, medicina universale contro tutti i mali, che si ottiene sposando la nostra natura inferiore con la nostra natura superiore. Né vinti, né vincitori, dunque, ma la nascita di una nuova persona in seguito all'accoppiamento delle due componenti presenti in ciascun individuo.
(Primo Contro)